Negli ultimi anni c’è stato un aumento importante nell'utilizzo dei filler (l’Italia è al primo posto in questa graduatoria) e, come fenomeno connesso, sono aumentati anche i casi di complicanze.
È bene sapere che l’acido ialuronico, componente della maggior parte dei filler, ha un suo antidoto: la ialuronidasi. Complicanze come l’eccessiva infiltrazione di prodotto o il dislocamento (cioè lo spostamento) o quando il filler risulta troppo in superficie, possono essere trattate iniettando questo antagonista, un enzima che accelera il processo di neutralizzazione dell’acido ialuronico, in pratica lo scioglie e lo manda via nel giro di poche ore.
Ricordiamo sempre che con i filler riassorbibili ogni eventuale problema scomparirà – nel peggiore dei casi - col riassorbirsi del prodotto, in breve tempo.
Al contrario, le complicanze gravi si possono avere con i filler permanenti, oramai deprecati dall’intera comunità scientifica anche se, talvolta, ancora proposti da chi esercita senza scrupoli e senza adeguata competenza.