Tra i molti temi trattati al recentissimo Congresso SIME, Medici estetici e chirurghi si sono confrontati anche sulla cosiddetta ‘cellulite’, facendo il punto sui dati delle ultime ricerche e sull’efficacia dei trattamenti.
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È il trend degli ultimi anni in medicina e chirurgia estetica. Oggi non si vedono più pazienti trasformate eccessivamente – spesso malamente, se non pazienti trattate 10/15 anni fa con filler permanenti o con interventi di lifting molto aggressivi.
È l’ultima frontiera della Medicina Estetica e dell’utilizzo dei filler: è una tecnica molto interessante che permette, attraverso l’infiltrazione con una sostanza di riempimento (acido ialuronico o idrossiapatite di calcio) un rimodellamento del dorso e della punta del naso. Ovviamente è un intervento “aumentativo”, se il naso è grande non è questo l’intervento adeguato. Ma può risolvere in modo eccellente situazioni come presenza di gobbe, asimmetrie di cartilagine, nasi post traumatici o storti, riportando simmetria e armonia.
I peeling sono trattamenti volti a rimuovere gli strati più esterni della pelle, attraverso l’applicazione locale di sostanze (per lo più acidi organici), per una duplice azione:
- schiariscono e migliorano la luminosità cutanea
- stimolano in profondità la produzione di collagene.
I peeling quindi sono di grande utilità in medicina estetica dal momento che l’obiettivo primario di questa disciplina è la prevenzione, la correzione e il miglioramento della qualità cutanea. Si possono fare interventi di riempimento, ad esempio, di zigomi e labbra, ma se la pelle è opaca, grigia o troppo grassa, con osti follicolari dilatati o con macchie, il risultato sarà sempre un risultato a metà.
L’attività fisica è alla base del benessere, ed è sempre consigliata.
I vari sport hanno però caratteristiche molto diverse tra loro: bisogna scegliere bene, seguendo anche il consiglio medico.
Ad esempio, un errore comune, se si hanno gambe tornite, è quello di praticare sport che portano aumento di volume degli arti inferiori (ipertrofia muscolare), come body building ed esercizi di potenziamento come squat. Sono invece indicate attività che lavorano sull'allungamento come stretching, yoga, nuoto.
Dimagrimento, gravidanza o invecchiamento possono far perdere tono e volume al seno. È possibile rimodellare il seno per ritrovare la forma di un tempo, e diverse sono le tecniche a disposizione.
Ma quando è il caso di intervenire? Si può osservare la posizione del capezzolo rispetto al solco mammario: se il capezzolo è al di sopra o a livello del solco, il seno sta bene, se invece scende sotto il solco si può pensare di riposizionarlo.
Quando si parla di "cellulite", spesso generalizziamo e usiamo un termine improprio per tre diverse situazioni che possono derivare dal corredo genetico dell'individuo, oppure da una vera e propria insufficienza venosa o addirittura da diete troppo drastiche che "afflosciano" i muscoli.
Possiamo infatti avere Adiposità Localizzata (grasso in eccesso), Pannicolopatia Edematofibrosclerotica ("Cellulite" vera e propria) e "falsa cellulite".
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