Il resurfacing con laser CO2 FRAZIONATO è una metodica chirurgica utilizzata per il miglioramento delle rughe del volto e il trattamento di inestetismi cutanei come le cicatrici postacneiche. Il laser emette un intenso fascio di luce che vaporizza istantaneamente i tessuti e la cute. Questa azione è talmente precisa e selettiva nel punto di impatto del raggio, che il tessuto circostante è solo blandamente interessato.
Durante l’intervento può essere avvertito un dolore da modesto a importante ma, al fine di limitare al minimo la sensazione di fastidio, viene eseguita un’anestesia locale e/o una sedazione endovenosa. Nel periodo postoperatorio il dolore è nullo.
Questa metodica determina inizialmente gonfiore e arrossamento. Al termine dell’intervento sono necessarie delle medicazioni che devono essere ripetute nei giorni seguenti; dopo 6 giorni, la medicazione viene definitivamente rimossa e la pelle ha un aspetto sano e appare intensamente arrossata. Il rossore vira verso un colore rosato; dopo 20 -30 giorni si riacquista un colorito normale. L’eritema può essere mascherato con un opportuno make-up. Durante questo periodo è assolutamente proibita l’esposizione diretta ai raggi solari.
Le complicanze da laser CO2 frazionato sono infrequenti: iperpigmentazione (più frequente in pazienti con pelle olivastra o scura, scompare dopo 2 – 6 mesi spontaneamente o con appositi trattamenti topici), ipopigmentazione ( rara complicanza che si può manifestare tardivamente con chiazze bianche, che dopo qualche mese vanno incontro a pigmentazione spontanea o, raramente, possono permanere), cicatrici (rischio minimo), infezione (rischio ridotto al minimo con una profilassi antibiotica pre e postoperatoria), linea di demarcazione (temporaneamente si può notare una differenza tra le zone trattate e non trattate), prurito.
Anche se questo procedimento chirurgico ha dimostrato di poter dare buoni risultati, un risultato sicuro sul singolo caso non è realisticamente proponibile, né assicurabile.