Molte disarmonie del volto possono essere migliorate con delle sostanze riempitive, i cosiddetti “filler”: iniettati nella cute, permettono di creare dei volumi o di ripristinarli se nel tempo si sono ridotti e di riempire solchi e rughe, come i solchi nasogenieni, i labiomentonieri o le rughe perioculari e del contorno delle labbra.
Lo Studio Medico Associato Bartoletti Cavalieri fa parte della Consensus Conference Nazionale sui filler e in accordo con le linee guida ufficiali sull’utilizzo dei filler non utilizza riempitivi permanenti e ne sconsiglia vivamente la richiesta da parte dei pazienti.
La Società di Medicina Estetica (SIME), di cui il Dr. Bartoletti è Presidente, è stato ed è uno dei più attivi promotori presso il Ministero della Salute di linee guida sull'uso sicuro dei filler; presso il nostro studio, pertanto, non si utilizzano sostanze permanenti ma esclusivamente filler riassorbibili.
Acido Ialuronico
È un elemento costitutivo naturale dei tessuti connettivi dell’uomo. Ha una molecola molto grande di natura polisaccaridica e svolge importanti funzioni nella pelle, tra cui quella di dare volume, turgore e tonicità, grazie alla sua capacità di legare un’enorme quantità di molecole di acqua (pari a 100 volte il suo peso secco).
La sua presenza nella cute si riduce con l’invecchiamento, contribuendo al decadimento delle proprietà meccaniche della pelle. Una caratteristica del filler acido ialuronico è quella di inserirsi molto bene nei tessuti; inoltre, anche se iniettato in piccola quantità, legando molta acqua tende ad occupare molto spazio, per cui è un buon “espansore di volume”. Le cellule possiedono gli strumenti per metabolizzare l’acido ialuronico iniettato, che quindi progressivamente scompare, venendo scisso nei suoi componenti, che a loro volta, sono innocui e riutilizzabili. L'acido ialuronico oggi in commercio è di sintesi batterica ed è dotato di un’ottima biocompatibilità, per cui la possibilità di reazioni allergiche è minima. Grazie alla sua formulazione in gel, è possibile ottenere risultati molto naturali nel riempimento di rughe, solchi e depressioni e nell’ aumento volumetrico di aree quali zigomi e labbra. A seconda della densità e della struttura del filler utilizzato, la durata delle correzioni varia da un minimo di 4-6 mesi, per prodotti fluidi e correzioni superficiali, ad un massimo di 12 mesi per prodotti più consistenti e correzioni profonde. Alcuni fattori (fumo di sigaretta, intensa esposizione al sole) ne accelerano il riassorbimento, la cui velocità è legata alle caratteristiche biochimiche individuali, allo stato di salute generale ed allo stile di vita del paziente.
Alcuni stati patologici inducono a valutare con molta attenzione l’opportunità del trattamento: tra questi, le dermopatie e le condizioni flogistiche di qualsiasi natura presenti nelle aree da trattare, alcune patologie autoimmunitarie e tutte le affezioni sistemiche di una certa gravità.
Come dopo ogni iniezione, anche quando il trattamento venga correttamente eseguito, possono verificarsi reazioni indesiderate: transitorio eritema (arrossamento), lieve e passeggero gonfiore, leggero sanguinamento o piccoli ematomi con rigonfiamenti ed ecchimosi, dolore locale (persistente per qualche ora), infezioni circoscritte.
Altri effetti collaterali sono legati all’attività biologica dell’acido ialuronico: alcuni pazienti hanno manifestato, nelle aree di inoculazione, tumefazioni ed eritemi persistenti per oltre 24-48 ore che, nel trattamento delle labbra, in casi eccezionali, possono permanere fino a 7 giorni. Per lo più, si tratta di fenomeni circoscritti che scompaiono spontaneamente; in situazioni sporadiche, può essere richiesto l’uso di un supporto farmacologico specifico. Raramente, si presentano indurimenti o granularità palpabili nella zona dell’impianto, sempre transitori. Sono stati, inoltre, descritti casi isolati di tumefazioni simil-ascessuali, sterili, insorte dopo 3-4 settimane dall’impianto, con regressione spontanea in 6-8 settimane.
Idrossiapatite di Calcio
L’idrossiapatite di calcio è un filler unico nel suo genere approvato negli Stati Uniti dalla F.D.A. (Food and Drug Administration, l’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) per la correzione delle pieghe facciali e delle rughe di grado moderato e severo. In Europa il filler Radiesse è certificato CE per la chirurgia plastica e ricostruttiva, compreso l’aumento del tessuto molle intradermico e sottocutaneo dell’area facciale. Il filler è costituito per il 30% da microsfere sintetiche di idrossiapatite di calcio sospese in soluzione acquosa di gel (70%): le microsfere sono composte da ioni calcio e fosfato, sostanze presenti anche in natura nel tessuto epidermico. E’ perciò un prodotto biocompatibile al 100% che non necessita di un previo test allergologico. Durante l’iniezione, il gel in cui sono immerse le microsfere di idrossiapatite di calcio opera un’immediata azione correttiva e riempitiva; poi, nell’arco di alcuni mesi, viene degradato dai macrofagi, mentre le particelle di idrossiapatite permangono e intorno ad esse si forma collagene di nuova sintesi. La durata dell’impianto è mediamente superiore a quella degli altri filler riassorbibili, cioè dai 12 ai 18 mesi. L’idrossiapatite di calcio è indicata soprattutto per la definizione volumetrica delle aree del volto in cui il volume è dato dalle prominenze ossee, quali zigomi e mandibola. Si può avvertire un leggero fastidio al momento dell’iniezione; per alcune ore dopo il trattamento può permanere un lieve indolenzimento locale e nelle aree trattate possono comparire piccole ecchimosi che scompaiono in una settimana circa.
Acido Polilattico
L’acido L-polilattico (PLLA) è un polimero sintetico, biodegradabile, immunologicamente inerte e riassorbibile. La sua azione consiste nel determinare un aumento di volume del derma per neo-collagenogenesi (aumentata produzione di collagene). Le microparticelle di cui è costituito, infiltrate con un sottile ago nello strato subdermico, si degradano lentamente nei 12-30 mesi successivi fino al completo riassorbimento, stimolando il tessuto circostante a produrre nuovo collagene. Questa lenta e progressiva produzione di collagene aumenta il volume delle aree atrofiche. Per raggiungere un risultato soddisfacente, nei pazienti con piccoli difetti sono sufficienti 2-3 sedute, in quelli con gravi alterazioni ne occorrono 5 o 6. Per mantenere i risultati ottenuti con un ciclo di trattamento è necessario un richiamo ogni 8- 12 mesi.
Rinofiller
Il rinofiller è una tecnica che consente di rimodellare il naso e può essere un’alternativa alla rinoplastica tradizionale chirurgica. Consiste nell’infiltrare un filler specifico in determinate regioni del naso, per armonizzarne la forma, riequilibrarne le asimmetrie e correggerne le “gobbe”, anche quelle conseguenti a traumi. E’ possibile trattare anche la radice del naso per ammorbidirne la curva, o l’angolo naso labiale per correggere l’aspetto di una punta che scende verso il basso. Si tratta di variazioni di volume minime, ma che influiscono in modo determinante sulla percezione ottica del volto, consentendo così, a seconda dei casi, di rimodellare il naso in modo importante, oppure apportare lievi e impercettibili modifiche. Una sola seduta è sufficiente per un risultato immediato: un bel vantaggio se paragonato all’invasività dell’intervento chirurgico e al suo lungo decorso post-operatorio.