La tecnologia laser, è in grado di trattare e rimuovere efficacemente alcune lesioni pigmentate, come lentiggini o macchie legate all’età. La maggior parte di tali macchie per fortuna non presenta alcuna pericolosità: sono per lo più dovute all’esposizione solare e il loro colore scuro è dato dalla notevole presenza di melanina in un’area ristretta di pelle.
Uno dei laser più efficaci sulle macchie è il laser Q-Switch: l’energia luminosa che produce viene rapidamente assorbita e distrugge l’accumulo di melanina, con rimozione della lesione. È importante sottolineare che il trattamento laser non è indicato per rimuovere delle lesioni pigmentate maligne o sospette.
L’intervento dura dai 5 ai 10 minuti circa, in base al numero di lesioni da trattare. Il paziente, che indossa appositi occhiali protettivi, avverte un dolore moderato e comunque tollerabile; dopo il trattamento può persistere per alcune ore una sensazione di bruciore. Circa l’80% delle macchie può essere rimosso in un’unica seduta. Se ci trova davanti ad una lesione ampia, si potrà frazionare il trattamento.
Nei giorni successivi all’intervento potrebbe comparire una crosta, che di solito scompare in 7-9 giorni, ed è presente un lieve eritema (arrossamento). Diverse variabili condizionano la durata di tale eritema: la reattività individuale, la zona trattata e la sua estensione, il colore della cute, la profondità raggiunta dal raggio laser. E’ consigliato perciò l’uso di creme lenitive e, per alcuni giorni, è necessario applicare sulle lesioni una crema antibiotica. Oltre agli effetti locali indesiderati immediati, non si può escludere la possibilità che si verifichino delle modificazioni definitive della pigmentazione cutanea (macchie chiare o scure) e delle piccole ustioni cutanee.
Una volta trattate con il laser, in genere le lesioni pigmentarie non ricompaiono ma, se questo dovesse succedere, si può intervenire nuovamente a distanza di 10-12 mesi. Il trattamento con laser Q-Switch è controindicato nei soggetti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi, e nei soggetti in terapia con farmaci fotosensibilizzanti.
A tutt’oggi, le ricerche effettuate e le evidenze cliniche indicano che la laser-terapia è sicura, anche se non è sempre in grado di garantire l’eliminazione completa della lesione o dell’inestetismo trattato.